Non si può dire di conoscere Padova se non si approfondisce anche la storia della sua comunità ebraica che nei secoli si è intrecciata profondamente con quella della città.
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Breve sintesi storica
I primi insediamenti ebraici a Padova risalgono al XII secolo ma la crescita e lo sviluppo della Padova ebraica si ebbe nel Trecento grazie anche all’Università che, a differenza delle altre, accoglieva studenti di tutte le religioni dimostrando così un’apertura e una tolleranza che spiegano il motto stesso dell’università “Universa Universis Patavina Libertas”.
In epoca carrarese, la vocazione commerciale della città attrasse poi anche “prestatori di denaro” e venditori di oggetti di seconda mano, facendo così diventare Padova punto di incontro di ebrei di diversa provenienza e cultura.
Con il divieto di praticare il prestito ad usura si registrò una riconversione con l’apertura di svariate attività commerciali: alcuni ebrei divennero a quell’epoca proprietari di negozi di tessuti, di abiti e di gioielleria.
L’importanza culturale di Padova per l’ebraismo è data dal fatto che qui ebbero modo di incontrarsi e convivere diverse culture ebraiche, la tedesca ashkenazita, quella spagnola sefardita e quella italiana.
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Appuntamento alle ore 10,30/10,40 nel Piazzale di Porta Savonarola per raggiungere via Wiel dove alle ore 11,00 è previsto l’incontro con la guida della Comunità Ebraica.
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L’antico cimitero di via Wiel
Gli insediamenti ebraici originali erano in zona borgo Savonarola (allora nota come Borgo Zodio) nei pressi del Ponte San Leonardo, lungo il tronco maestro del Bacchiglione. Qui sono presenti i tre cimiteri più antichi: in via Wiel,il più antico, in via Campagnola, via Canal. Visitando questo antico cimitero andremo alla scoperta non solo delle tradizioni e degli usi legati al lutto nell’ebraismo, ma conosceremo anche le vicende di ebrei illustri, medici, maestri rabbini, personaggi politici che hanno dato un importante contributo alla storia di Padova e che sono anche molto famosi nella comunità ebraica mondiale.
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Finita la vista al cimitero di via Wiel, proseguiremo a piedi per il Caffè Pedrocchi dove potremo gustare un aperitivo “rinforzato”.
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Alle 14,30 con la “nostra” guida la sig.ra Rosanna Torresini scopriremo l’ antico “Ghetto Ebraico” e visiteremo la Sinagoga e il museo Ebraico.
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Il Ghetto
Dopo la guerra della Lega di Cambrai contro la Repubblica Veneta (primo decennio del 1500) e i conseguenti assedi di Padova la comunità ebraica si trasferisce nella zona a ridosso di piazza delle Erbe, in quello che diverrà il Ghetto di Padova.
La bellezza del ghetto di Padova sta nelle sue vie strette a ciottoli, nell’eleganti facciate di alcuni palazzi, molti restaurati mantenendo l’aspetto originario, nelle alte abitazioni, le cosiddette case-torri. Il Ghetto è oggi una zona suggestiva in cui si concentrano botteghe, gallerie d’arte, stampe e libri antichi e di antiquariato, originali negozi di moda vintage oltre a spazi dedicati a mostre ed eventi, dove poter visitare mostre di artisti affermati e/o emergenti.
La Sinagoga in via San Martino e Solferino
Di rito italiano, è la sinagoga superstite delle tre, fondata nel 1548, è ancora oggi il luogo della preghiera per i membri della Comunità di Padova. La sala è caratterizzata da un’elegante e raffinato decoro a specchiature in marmorino e in delicati stucchi risalenti al periodo neoclassico. L’Aron-ha Kodesh- l’armadio sacro- in splendidi e ricchi marmi policromi è posizionato sulla parete Est dell’aula, rivolto verso Gerusalemme, guarda la Bimah – il leggio – che si narra sia stata ricavata dal riutilizzo del legno di un albero centenario divelto da una tempesta, proveniente dall’Orto Botanico della città.
Il Museo
Racconta gli eventi e la ritualità della Comunità Ebraica di Padova dalle sue origini ad oggi, è collocato nella prima e più grande Sinagoga Ashkenazita, fondata nel 1522 e attiva fino al maggio del 1943, quando venne data alle fiamme da un gruppo di fascisti padovani. Il restauro ha riconsegnato uno spazio di grande fascino, arricchito dall’impronta dei matronei e dallo scalone ottocentesco….
La visita terminerà verso le ore 17.00
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Quota individuale di partecipazione (sulla base di n. 25 partecipanti, max 30)
- Soci e familiari € 45,00
- Altri € 55,00
Quota individuale di partecipazione comprende: ingressi, guide, auricolari, aperitivo rinforzato al caffè Pedrocchi, assicurazione.
Adesione Soci entro il 10 settembre p.v. via email ( assdi.euganea@assdinazionale.it ) indicando nome, cognome, n. cellulare del Socio e dei partecipanti.
Il pagamento della quota andrà fatto quando richiesto da Assdintesa Euganea.
Per le adesioni alla giornata verrà considerato l’ordine di arrivo delle stesse.
INFO:
- Assdintesa Euganea; assdi.euganea@assdinazionale.it
- Garbari cell. 347 2156002 (anche WhatsApp).